Legalizzazione
Il procedimento risulta particolarmente complesso perche non ha solo lo scopo di assicurare la conformita della traduzione
e la verifica del certificato o documento, ma anche di verificare se lo stesso risulta conforme alle leggi locali e se il funzionario
che lo firma ne ha i poteri per farlo, dal momento che in Italia nessuno potrebbe sapere e verificare realmente se un determinato
documento proveniente da un ufficio straniero sia effettivamente valido. Spesso, poiche il consolato non conosce tutte
le firme dei vari funzionari, si rende necessario richiedere preventivamente la convalida da parte di una autorita del
paese Straniero.
La legalizzazione di firme su tutti i documenti formati nello Stato o da valere nello Stato, rilasciati da una rappresentanza
diplomatica o consolare estera residente nello Stato, sono di competenza della Prefettura Sezione U.T.G.
A questa regola fanno eccezione gli atti firmati dai Notai, dai Funzionari di Cancelleria e degli Uffici Giudiziari
per la cui legalizzazione, invece, la competenza ricade sulla Procura della Repubblica.
Le firme sugli atti e sui documenti formati in Italia devono essere legalizzate affinche abbiano valore in Paesi Esteri.
Le firme sugli atti e documenti formati in Italia da una rappresentanza diplomatica o consolare estera residente nello Stato
italiano devono essere legalizzate affinche abbiano valore in Italia.
I certificati o documenti redatti in lingua straniera, devono essere accompagnati da una traduzione asseverata in lingua italiana, la cui competenza ricade in capo al Tribunale,
certificata conforme al testo straniero dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare o da un traduttore ufficiale.
Sono esenti da legalizzazione i certificati o documenti, a condizione che sia stata apposta la Apostille, gli atti e i documenti rilasciati
dagli Stati aderenti alla Convenzione AIA del 5 ottobre 1961.